E’ venuta a mancare il 16 gennaio Antonella Azoti, 80 anni, figlia del sindacalista Nicoló Azoti, ucciso a Baucina (Pa) dalla mafia il 21 dicembre del 1946 all’età di 37 anni, quando la Azoti aveva solo 4 anni. Antonella si è spenta a distanza di venti giorni dalla scomparsa dell’inseparabile marito, Zino Mastrilli, dopo che le sue condizioni erano peggiorate a causa del Covid. Antonella ha speso tutta la sua vita impegnandosi contro la mafia, in difesa del valore della memoria e per la legalità dei diritti.
Antonella è stata protagonista del docufilm “La Strage ignorata” che la Fondazione Argentina Altobelli ha realizzato per raccontare la storia, poco conosciuta dei 50 e forse più sindacalisti agricoli siciliani che, come il padre di Antonella, sono stati uccisi perché si battevano per i diritti dei braccianti. Ha inoltre partecipato a moltissime delle iniziative che la Fondazione ha organizzato su questo tema intervenendo anche nelle scuole siciliane in cui la Fondazione ha presentato il docufilm realizzato attraverso la voce dei parenti di questi sindacalisti, testimoniando con le sue parole e la sua presenza il suo coraggio, la sua forza, il suo entusiasmo nel continuare a tenere viva la memoria di questa pagina dimenticata della storia siciliana.
La Fondazione Argentina Altobelli e la UILA piangono la scomparsa di Antonella Azoti e si stringono attorno ai suoi familiari, in questo momento di grande tristezza. L’incontro con Antonella ha rappresentato per noi un momento importante di condivisione della sua storia ma è stato anche per noi un momento di crescita culturale, politica ed etica che ci ha arricchito tutti e molto.
Nella foto Antonella Azoti, insieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, all’inaugurazione del Centro studi Gaetano Pensabene nel dicembre 2018. A destra, presente anche Zino Mastrilli, inseparabile marito di Antonella.