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Fondazione Giampiero Sambucini

Perché una fondazione

Fondazione Giampiero Sambucini

La Fondazione Giampiero Sambucini (già Argentina Altobelli) è stata costituita, su mandato del comitato centrale della Uila, il 30 marzo 1994.

Art. 2 dello Statuto

La Fondazione non ha fine di lucro. Essa ha lo scopo di favorire e incrementare gli studi sul sindacalismo agricolo, promuovendo e incoraggiando iniziative intese ad approfondire e diffondere la conoscenza storica, filosofica, economica e sociale del movimento operaio e in particolare del sindacalismo bracciantile e contadino, nonché erogando borse di studio a giovani che intendono dedicarsi all’approfondimento della storia del movimento sindacale…”

A distanza di oltre un anno dalla scomparsa di Giampiero Sambucini, il consiglio nazionale della Uila, su proposta della segreteria nazionale, ha deciso all’unanimità di intitolare a Giampiero una fondazione per ricordare la sua persona e tenere viva la memoria del suo lavoro sindacale.

Giampiero Sambucini è stato un grande sindacalista che ha mosso i suoi primi passi proprio alla Uisba, nei primi anni ’70, dove diventa il più stretto collaboratore del segretario generale Raffaele Bonino ed entra a far parte del Comitato centrale tra il 1975 e il 1979.

Negli stessi anni entra alla Uil, nella quale ha ricoperto la carica di segretario confederale tra il 1979 e il 1986, ed è stato animatore e protagonista del percorso che ha condotto alla costruzione del “Sindacato dei cittadini” e di una Uil che non fosse solo mediatrice fra Cgil e Cisl ma capace di proporre idee originali, frutto di una propria e distinta elaborazione culturale. La stessa “carica” originale e innovativa, Giampiero l’ha poi portata nella Uila dove ha contribuito in maniera determinante a scrivere, nei primi anni ’90, i documenti programmatrici che sono divenuti i veri e propri assi portanti della successiva azione della Uila ma, più in generale del sindacato agroalimentare, in particolare rispetto ai temi del mercato del lavoro e della sua gestione, dei modelli contrattuali e delle relazioni industriali.

Giampiero Sambucini è stato un grande uomo, apprezzato per le sue doti umane e stimato per il suo modo di lavorare. Era uno “spirito libero”, ironico, sempre sorridente e pronto alla battuta con la quale riusciva spesso a risolvere situazioni difficili; credeva molto nel valore dell’amicizia e ha avuto tanti amici, non solo nella sua Uil ma anche nelle altre organizzazioni sindacali e datoriali, a testimonianza del suo carattere aperto e sempre disponibile. Sul lavoro, chiunque lo ha conosciuto ha apprezzato come il suo impegno non mostrasse mai alcuna vanità personale perché la sua ambizione era quella di essere utile a una squadra che lavorasse bene e con passione.

La storia sindacale di Giampiero Sambucini è sempre stata profondamente ispirata ai valori laici e riformisti. La scelta di intitolargli la già esistente Fondazione Argentina Altobelli vuole, quindi, simboleggiare un passaggio di testimone tra due sindacalisti di epoche diverse che hanno però abbracciato gli stessi ideali e messo in pratica la stessa azione sindacale.

L’obiettivo che ci proponiamo è di raccogliere e ricostruire il grande lavoro sindacale svolto da Giampiero, insieme alle sue poesie e agli altri scritti, per poter offrire la sua opera a iscritti, militanti, quadri e dirigenti della Uila, in particolare i giovani che si avvicinano al sindacato, che potranno trarne sicuri e preziosi insegnamenti.

Guido Majrone
Presidente Fondazione Giampiero Sambucini