Con questo volume la Fondazione Argentina Altobelli e la Fondazione di studi storici Filippo Turati, vogliono ripercorrere una pagina tragica e, di fatto ancora non scritta, della storia d’Italia: l’uccisione per mano della mafia di decine di sindacalisti agricoli in Sicilia tra il 1944 e il 1948. Uno stillicidio impressionante che ha visto come protagonisti quadri e militanti sindacali del comparto agricolo che hanno lottato, pagando con la vita, per l’emancipazione dei lavoratori della terra e delle loro famiglie. Una strage ignorata che inizia nell’agosto 1944, quando il resto del paese è ancora sotto occupazione tedesca a Casteldaccia con l’uccisione di Andrea Raja, membro per il PCI della commissione comunale per il controllo dei granai del popolo; prosegue nel 1945 e 1946 con altri 17 assassinii; culmina nel 1947 con la strage di Portella della Ginestra e un’altra decina di vittime; si conclude nel 1948 con l’uccisione di tre socialisti Epifanio Li Puma, Placido Rizzotto e Calogero Cangelosi, alla vigilia delle elezioni politiche del 18 aprile. L’esempio dei sindacalisti agricoli uccisi in quegli anni rappresenta una delle pagine più alte della coscienza civile nella storia d’Italia vissuta, peraltro, in un clima di indifferenza se non di ostilità. Nella ricorrenza del XX anniversario della costituzione della Fondazione Argentina Altobelli, ridare voce a quei caduti rappresenta un doveroso omaggio alla loro memoria, perché nell’oblio non si perpetui l’oltraggio di cui furono vittime.
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