Convegno a Roma per rievocare la figura della sindacalista Argentina Altobelli
Si è svolto oggi presso la sala del cenacolo della camera dei deputati un convegno, organizzato dalla fondazione Argentina Altobelli in collaborazione con la fondazione di studi storici Filippo Turati, sul tema “Riformisti ieri, riformisti oggi. Argentina Altobelli: Una storia dimenticata”.
A rievocare la figura di Argentina Altobelli, sindacalista riformista nell’Italia a cavallo tra il 1800 e il 1900, il presidente della fondazione Argentina Altobelli, Pierluigi Bertinelli, il vice presidente della fondazione di studi storici Filippo Turati, Stefano Caretti, l’autrice del volume “Argentina Altobelli” che è stato distribuito ai partecipanti al convegno, Silvia Bianciardi, e un filmato realizzato a cura della fondazione Argentina Altobelli.
A dibattere sulla figura della Altobelli e sulle prospettive del riformismo nell’Europa del 2000 sono intervenuti i quattro segretari generali succedutisi alla guida della Uil nel secondo dopoguerra: Raffaele Vanni, Giorgio Benvenuto, Pietro Larizza e Luigi Angeletti che sono stati intervistati da Giovanni Martirano, decano del giornalismo agricolo italiano e direttore dell’agenzia di stampa Agra press.
Tra gli ospiti presenti in una sala gremita di pubblico, la nipote di Argentina Altobelli Ariella Pacelli Carulli, i segretari confederali della Uil, Donatella Vercesi, Carmelo Barbagallo, Fabio Canapa, Antonio Foccillo, Guglielmo Loy, Paolo Pirani, il segretario generale della Fai-Cisl Albino Gorini, il responsabile delle relazioni sindacali della Cia Angelo Del Gaizo, il vice-presidente dell’Enpaia Franco Matafù, oltre a numerosi parlamentari e studiosi.
Il segretario generale della Uila, e vice presidente della fondazione Argentina Altobelli, Stefano Mantegazza ha concluso i lavori del convegno ribadendo come i valori dell’autonomia e della libertà di pensiero, da sempre ispiratori della Uil, sono i valori cui deve sempre fare riferimento un sindacato che voglia essere autenticamente riformista e garante dei diritti e degli interessi dei lavoratori che rappresenta, dei diritti e degli interessi delle fasce più deboli della società.