Roma, Sala delle Colonne (Camera dei Deputati), Via Poli 18
Argentina Altobelli rappresenta un vero “monumento” nella storia del sindacalismo e delle conquiste sociali in Italia. Una vera “eroina socialista” come l’ha definita il presidente della omonima fondazione, Pierluigi Bertinelli, la cui storia è però poco nota.
Un personaggio sul quale si riaccendono i riflettori grazie alla presentazione, il 21 giugno presso la sala delle colonne della Camera, del libro “Argentina Altobelli e la buona battaglia” (2° edizione), scritto da Silvia Bianciardi per la Franco Angeli e riproposto, con arricchimenti di testi e immagini inedite, dalle fondazioni Filippo Turati e Argentina Altobelli.
Il dibattito è stato aperto dalla relazione introduttiva del presidente della fondazione di studi storici Filippo Turati, Maurizio Degl’Innocenti che ha annunciato l’avvio di una collaborazione organica e proficua tra le due fondazioni. All’evento hanno partecipato importanti esponenti del mondo politico, come il vice presidente della commissione agricoltura della camera Massimo Fiorio e il senatore Tiziano Treu. Ospite della presentazione anche il presidente della Fondazione Bruno Buozzi Giorgio Benvenuto che ha lanciato una proposta alla Camera e al Senato invitandoli a pubblicare, “a titolo di rimborso” per l’oblio che la storiografia le ha riservato, tutti gli atti, i discorsi, ma anche le proposte di legge di Argentina Altobelli in loro possesso. Sono poi intervenuti nel dibattito i docenti dell’università di Bologna e di Cassino, Luigi Tomassini e Fiorenza Taricone, che hanno esposto gli ultimi risultati raggiunti dalla ricerca storica sul tema.
Concludendo i lavori, il segretario generale della Uila Stefano Mantegazza ha sottolineato l’attualità del personaggio: “pur nelle differenze delle conquiste sociali che la Altobelli ha contribuito a costruire, gli operai agricoli sono, ancora oggi, per la maggior parte precari e occupati in aziende medio piccole, per cui la loro sindacalizzazione avviene ancora nelle leghe, come ai tempi di Argentina. La vita e l’esempio della Altobelli costituiscono un importante strumento di formazione per chi oggi vuol fare il sindacalista, anche perché occorre che i giovani ricordino che quei diritti che oggi si danno per scontati, sono frutto di lotte lunghe e faticose, e possono sempre venir rimessi in discussione”.