Sala Capitolare del Senato della Repubblica, Piazza della Minerva, Roma
È stato presentato ieri, 2 dicembre, il volume “Anna Kuliscioff – il socialismo e la cittadinanza della donna“, frutto del secondo anno di collaborazione tra la Fondazione Argentina Altobelli e la Fondazione di Studi storici Filippo Turati, entrambe dedite agli studi sindacali e storico-politici e a trasmettere alle nuove generazioni la memoria di personalità impegnate per il bene comune, la libertà e la giustizia sociale.
Il libro celebra la figura di Anna Kuliscioff nel 90° anniversario della sua morte. Medico alla fine dell’800, anarchica, rivoluzionaria e tra i principali esponenti e fondatori del Partito Socialista Italiano, fu una donna moderna, futurista, quasi visionaria considerata l’epoca, che non ebbe paura di mostrare le sue idee e di portarle avanti rischiando spesso anche con la vita. E’ dunque quasi scontato abbinare la sua figura a quella più o meno contemporanea di Argentina Altobelli, entrambe accomunate dalla passione per la libertà e l’emancipazione femminile attraverso percorsi di lotta e di diritti. Delle sue battaglie molto si sa, ma il libro ne fornisce una visione più completa e quanto mai attuale.
I lavori, moderati dalla direttrice di AgraPress Letizia Martirano, sono stati aperti dal messaggio di saluto della vice presidente del Senato, Valeria Fedeli, e del presidente della Fondazione Argentina Altobelli, Pierluigi Bertinelli. Sono poi intervenuti il presidente della Fondazione Bruno Buozzi, Giorgio Benvenuto, il presidente della Fondazione Anna Kuliscioff, Walter Galbusera, il prof. Maurizio Degl’Innocenti, presidente della Fondazione di Studi storici Filippo Turati e gli altri autori del volume. Le conclusioni della mattinata sono state affidate al vice presidente della Fondazione Altobelli e segretario generale della Uila, Stefano Mantegazza che, dopo aver ricordato l’importanza della collaborazione tra le due fondazioni, ha sottolineato come le lotte della Kuliscioff non si basassero su un’idea, ma fossero improntate e permeate dal tema dei diritti: diritti per la tutela del lavoro femminile e di quello minorile, diritto di voto per le donne, connessione tra diritti della famiglia e lavoro, diritto al divorzio. “Anche oggi i diritti devono rappresentare la chiave di volta per la modernizzazione della società, perché ancora molte tutele mancano o vanno migliorate” hanno detto Mantegazza dichiarandosi in proposito “molto orgoglioso del fondo mutualistico Fasa che integra fino al 100% l’indennità erogata dall’Inps per i sei mesi post partum”. Il vicepresidente ha poi ricordato le battaglie che il sindacato porta avanti per la tutela del lavoro, il welfare e per una maggiore conciliazione dei tempi vita-lavoro. E, in particolare, elogiando e condividendo la passione per la libertà, l’azione riformista che deve stare alla base delle idee e l’etica del lavoro di Anna Kuliscioff, ha concluso “dalla sua figura arriva un messaggio forte che è quello di continuare a condurre le battaglie, se siamo convinti che porteranno in futuro più diritti, tutele e un miglioramento delle condizioni sociali e lavorative, anche quando sembrano impossibili e anche se altri dovranno portarle avanti per noi”.
L’evento, che ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, si è svolto nella Sala Capitolare a piazza della Minerva, alla presenza dell’esecutivo nazionale della Uila, della segretaria confederale Tiziana Bocchi e di molti altri ospiti.